Synthesis
Studio about Fetish
Sìnteṡi s. f. [dal lat. tardo synthĕsis, gr. σύνϑεσις «composizione», der.
di συντίϑημι «mettere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e τίϑημι «porre»)].
– In generale, composizione, combinazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto.
Parlare di sadomasochismo implica una riflessione accurata sui corpi e il loro linguaggio.
La relazione sadomasochistica tra Padrone e schiavo può essere letta come dialettica tra corpi che abitano il paradigma potere-dovere nella ricerca di un godimento estatico,
orizzontale.
La mutua dipendenza dei soggetti implicati nel rapporto sadomasochistico espande tale rapporto, intensificandolo nel tempo.
Il lavoro, attraverso lo sguardo chirurgico del fotografo-voyeur, coglie i dettagli che
plasmano la mente feticista che osserva, separa e simbolizza.
Synthesis opera dunque uno smembramento visivo, vivisezione di un corpo performativo che è già lingua. È una visione corrosiva che abbatte le didascalia in funzione di una narrazione onirica e senza tempo.
Che dire del feticista di parti del corpo? La Superiore non
sarà certo contenta, quando si accorgerà che nella
“recisione” che lo schiavo opera mentalmente di una parte
del corpo di lei, per cingerla di premure, egli effettivamente
la “inanima”, separandola da lei e dalle sue reazioni.
Terence Sellers
What about the body parts fetishist? The superior one certainly won’t be happy once she’ll realize that during the “severing” the slave mentally operates on a part of his body, surrounding her with kindness, he actually “animates” her, splitting it from her and her reactions.
Terence Sellers
From Latin synthesis, from Ancient Greek σύνθεσις (súnthesis, “a putting together; composition”), from συντίθημι (suntíthēmi, “put together, combine”), from συν- (sun-, “together”) + τίθημι (títhēmi, “set, place”). Composition, combination of parts or elements which is the result or aims to assemble the whole thing.
Talking about sadomasochism implies a careful reflection on bodies and their language.
Sadomasochistic relationship between Master and salve can be explained
as a dialectic between bodies which inhabit the power-duty paradigm in longing for horizontal, ecstatic pleasure.
The mutual dependence of the subjects involved in a sadomasochistic relationship expands that relationship, intensifying it over time.
Through the surgical eye of the photographer-voyeur, the body of work captures the details which shape the fetishist mind that observes, splits and symbolizes.
In Synthesis, therefore, a visual dismemberment takes place, vivisection of a performative body which is already language. It’s a corrosive vision that breaks down captions as a function of a dreamlike and timeless storytelling.
